Descrizione
Il Minox MD50 è un 50mm e il suo oculare fisso è uno zoom con una escursione compresa tra i 16-30X. Tutto il corpo del cannocchiale è impermeabile e rivestito con una gomma molto piacevole al tatto e con un ottima presa. L’anello con la base per il collegamento al cavalletto è ruotabile sull’asse ottico per la ricerca di una migliore posizione di osservazione. L’oculare è protetto con una capsula di metallo che si avvita al corpo cannocchiale per difenderlo da colpi accidentali, La costruzione ottica e l’esigenze di compattezza hanno portato a un progetto dove notiamo che l’oculare è leggermente decentrato dall’asse ottico del cannocchiale. Le lenti del cannocchiale sono trattate con un multi rivestimento brevettato dalla Minox e l’interno dello scafo è riempito con gas di Azoto contro l’appannamento e la formazione di muffe. Il tutto viene riposto in una custodia impermeabile in tessuto sintetico per il trasporto e la conservazione.
Nell’uso con il digiscoping è un poco problematico il collegamento alla macchina fotografica perché l’oculare ha un diametro abbastanza piccolo ma con un adapter universale abbiamo potuto realizzare le immagini dei nostri test. L’ideale sarebbe potersi far costruire un adapter specifico che si avviti al passo della conchiglia proteggi oculare.
Le prove sono state fatte con la nostra fedele Nikon Coolpix 4500. Nonostante la dimensione dell’oculare non abbiamo mai avuto problemi di vignettatura e questo è sintomo di un ottima estrazione pupillare e angolo di campo.
Il fornitore denuncia queste caratteristiche:
Durante le nostre prove abbiamo potuto constatare che l’immagine è buona da 16 fino a 20X poi prende una dominante leggermente gialla e decade un poco ai bordi.
Brillantezza e contrasto sono sorprendentemente eccellenti a 16X e da 24X in poi accettabile. La presenza di un poco di color fringing denuncia le lenti non ED ma per essere lenti normali è davvero poco.
Il campo visivo è sorprendente per uno zoom e la messa a fuoco minima di 5m. lo rende un oggetto molto versatile.
Offre una presa sicura e possiamo osservare fino ad un massimo di 20x anche a mano libera ma l’uso di un cavalletto o almeno un monopiede è consigliato. Abbiamo provato a scattare senza il cavalletto, mossi anche dal fatto che simili oggetti si prestano ad essere usati anche a mano libera o con il più pratico monopiede, ma sconsigliamo l’uso a mano libera a meno di avere una giornata estiva di pieno sole e una sensibilità almeno di 200ISO così da poter usare un tempo superiore a 1/250″. Con il monopiede invece si possono raggiungere dei risultati davvero buoni ma non al massimo dello zoom.
particolari | |
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Foto realizzata ad una distanza di circa 15m. e trattata con Photoshop. Taglio originale.. |
Come abbiamo realizzato le immagini |
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La sensazione di robustezza e precisione è confermata dai fatti.
La messa a fuoco, sul corpo del cannocchiale, ha molta resistenza e, anche dopo alcuni giorni d’uso, non ha accennato ad ammorbidirsi. I primi giorni si è reso necessario un buon cavalletto altrimenti si perdeva la mira del soggetto durante la ricerca della messa a fuoco. La ghiera della messa a fuoco è sul corpo cannocchiale e ha una corsa molto breve di quasi 1/2 giro.
L’oculare non è intercambiabile. La manopola dello zoom ha una buona presa e le tacche del fattore di ingrandimento sono molto ben leggibili. La conchiglia appoggia occhio è gommata e si può estrarre in 4 distinte posizioni.
Le prove sono state eseguite in esterno durante una giornata di sole con il materiale posto ad una distanza di 23 m. in zona parzialmente ombreggiata. Il cannocchiale era collegato con un adattatore universale a una Nikon Coolpix 4500 tarata con una sensibilità di 100 ISO, lo zoom 3x, la messa a fuoco sull’infinito e quindi controllata dal cannocchiale. La scelta di questa ambientazione rappresenta un set di lavoro ideale per il digiscoper sia per la distanza che per la luce. Il terzo scatto è stato realizzato con il soggetto a una distanza di circa 600m diviso da una vallata di prati.